
Il discorso di Sua Maestà il Re Mohammed VI, pronunciato il 29 luglio in occasione del 26° anniversario della sua ascesa al Trono, definisce le nuove priorità per un Marocco in transizione. Il Sovrano fa il punto sui progressi economici e sociali del Regno, invocando al contempo un balzo in avanti nella giustizia territoriale, nella governance locale e nel consolidamento dello sviluppo umano. Tra stabilità macroeconomica, diversificazione industriale e inclusione sociale, l’obiettivo viene ribadito: costruire un Paese unito e solidale, pienamente radicato nel suo contesto regionale. Il Sovrano ha ribadito l’appello al dialogo con l’Algeria e la riaffermazione del sostegno internazionale al piano marocchino di Autonomia del Sahara marocchino rafforzano inoltre il significato diplomatico del Messaggio Reale.
Il Sovrano ha sottolineato i seguenti punti nel suo discorso:
Sviluppo Economico Nazionale
I risultati positivi del progresso economico e sociale del Regno; I risultati conseguiti dal nostro Paese sono stati favoriti dal clima di sicurezza e stabilità politica e istituzionale di cui gode il Marocco;
L’impegno del Sovrano a consolidare l’essor di questo boom socio-economico e a costruire un’economia competitiva, più diversificata e più aperta, all’interno di un quadro macroeconomico sano e stabile;
Negli ultimi anni, l’economia nazionale ha mantenuto un tasso di crescita significativo e costante, nonostante i successivi anni di siccità e l’aggravarsi delle varie crisi internazionali.
Nelle azioni per il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini, una particolare attenzione alla promozione dello sviluppo umano (l’ampia attuazione della protezione sociale e l’assegnazione di aiuti diretti alle famiglie povere aventi diritto). Il risultato è ben noto con la riduzione del livello di povertà multidimensionale a livello nazionale, dall’11,9% nel 2014 al 6,8% nel 2024; Superata la soglia dell’Indice di Sviluppo Umano (ISU) quest’anno, classificandosi oggi nella categoria “alto sviluppo umano”.
Quanto alle relazioni Marocco-Algeria, l’impegno marocchino è stato ribadito a rimanere aperto al suo ambiente regionale, in particolare al popolo algerino fratello. “Come il Re del Marocco, la mia posizione è chiara e coerente: il popolo algerino è un popolo fratello, legato al popolo marocchino da secolari legami umani e storici, in particolare attraverso la lingua, la religione, la geografia e un destino comune”, ha affermato il Sovrano.
Ha sottolineato: “Per tutte queste ragioni, ho costantemente teso la mano ai nostri fratelli in Algeria. Ho anche espresso la volontà del Marocco di impegnarsi in un dialogo franco e responsabile, un dialogo fraterno e sincero sulle diverse questioni in sospeso tra i due Paesi”.
Questo messaggio ribadisce il fermo impegno del Marocco a rompere con la logica del conflitto e a costruire un futuro comune. Per il Re Mohammed VI, questo non è solo un imperativo politico, ma anche morale. “Il nostro incrollabile impegno nella politica di avvicinamento ai nostri fratelli in Algeria deriva dalla nostra profonda convinzione nell’unità dei nostri popoli e dalla nostra capacità condivisa di superare questa deplorevole situazione”, ha affermato.
Sul livello magrebino il Sovrano ha ribadito suo impegno per l’Unione del Maghreb, che non può essere realizzata senza il coinvolgimento congiunto di Marocco e Algeria, insieme ad altri Stati fratelli.
Sul livello del Sahara Marocchino,
Il Regno del Marocco è orgoglioso per il crescente sostegno internazionale alla Proposta di Autonomia, considerata l’unica soluzione al conflitto sul Sahara Marocchino;
I ringraziamenti e apprezzamento sono stati rivolti al Regno Unito e alla Repubblica Portoghese, amici, per le loro posizioni costruttive a sostegno della Proposta di Autonomia, nel quadro della sovranità del Marocco sul suo Sahara e rafforzando quelle di molti Paesi in tutto il mondo.
In questa Festa nazionale un omaggio speciale è stato rivolto alle Forze Armate Reali, alla Gendarmeria Reale, all’Amministrazione Territoriale, al Servizio di Sicurezza Nazionale, alle Forze Ausiliarie e al Servizio di Protezione Civile, per la loro dedizione e la costante mobilitazione, sotto il Comando Reale, per difendere l’unità nazionale e preservare la sicurezza e la stabilità del Paese.