La Confederazione del Calcio Africano (CAF) si è pronunciata nella causa tra il club marocchino Renaissance de Berkane (RSB) e le autorità algerine, pronunciandosi a favore del club arancione.
Mentre la Federcalcio marocchina (FRMF) ha contattato la Confederazione africana di calcio (CAF) per decidere sulla pietosa vicenda che getta chiara luce sulla bassezza del regime algerino e sulla sua mancanza di professionalità, sono i giocatori a soffrire di più.
Dopo diverse ore, privati della libertà e aggrediti fisicamente dagli algerini, i giocatori sono stati autorizzati a lasciare l’aeroporto al calar della notte e a tornare in albergo. Non erano ancora in grado di sapere se avrebbero potuto giocare con la loro maglia ufficiale, approvata dalla CAF.
La Confederazione ha emesso il suo verdetto garantendo loro il diritto di indossare la maglia con la mappa completa del Regno del Marocco, con il suo Sahara, contro l’USM di Algeri, in un’importante partita in programma domenica 21 aprile.
La CAF ha inoltre ordinato alle autorità algerine di restituire tutto il materiale sequestrato il giorno prima in aeroporto durante il divieto di ingresso in territorio algerino imposto allo staff e ai giocatori dell’RS Berkane.
In un comunicato ufficiale, la CAF ha affermato che le maglie dell’RS Berkane sono conformi alle normative in vigore e ha chiesto alla Federcalcio algerina (FAF) di adottare tutte le misure necessarie per garantire il rilascio dell’attrezzatura trattenuta in dogana con effetto immediato.
Ricordiamo che la sezione 6 del regolamento di competizione CAF prevede che le maglie siano sottoposte in anticipo alla CAF per l’approvazione e che le maglie RS siano quelle che sono state convalidate dall’ente sportivo africano.