Come previsto, l’indipendenza dello Stato della Cabilia è stata appena proclamata ufficialmente, questo sabato, 20 aprile a New York, da Ferhat Mehenni, presidente del Movimento per l’autodeterminazione della Cabilia (MAK) e del Governo provvisorio della Cabilia (Anavad). .
L’annuncio dell’indipendenza dello Stato della Cabilia è stato dato questo sabato alle 18:57, ora della Cabilia, da Ferhat Mehenni davanti alla sede delle Nazioni Unite a New York. La data, lungi dall’essere insignificante, coincide con la commemorazione delle tragiche primavere della Cabilia del 1980, 1981 e 2001. La scelta dell’ora fa riferimento alla battaglia di Icheriden, avvenuta il 24 giugno 1857 in Cabilia.
All’inizio del suo discorso davanti a una folla numerosa, composta principalmente dalla diaspora della Cabilia stabilitasi in Nord America, il presidente del Movimento per l’Autodeterminazione della Cabilia (MAK) e del Governo Provvisorio della Cabilia (Anavad) ha affermato che è giunto il momento di “dare vita, ufficialmente e definitivamente, allo Stato della Cabilia”.
“Considerata l’illegalità dell’annessione della Cabilia all’Algeria francese, che non è attestata da alcun atto di resa o capitolazione della Cabilia, né nel 1857 né nel 1871. Considerando la guerra di liberazione della Cabilia contro l’Algeria, condotta dal 1963 al 1965, e che non diede luogo ad alcun atto di capitolazione o di resa della Cabilia. Considerando la nascita del governo provvisorio della Cabilia il 1° giugno 2010 e del giornale ufficiale di Anavad. Considerando l’adozione consensuale dell’inno nazionale della Cabilia. Considerando l’adozione della costituzione della Cabilia accolta con orgoglio dal popolo della Cabilia e la circolazione della carta d’identità della Cabilia (…), proclamo, a nome del popolo della Cabilia, la rinascita per l’eternità dello Stato della Cabilia sul piano nazionale e sulla scena internazionale”, ha proclamato Mehenni in una solenne dichiarazione, seguita da fragorosi applausi e applausi.
“Lo dico e lo ripeto: qualunque sia la repressione, la questione della Cabilia non sarà risolta né dal carcere né dall’esercito algerino”, ha aggiunto.