In una conferenza stampa tenutasi dopo la riunione settimanale del Consiglio di Governo, il ministro delegato per le relazioni con il Parlamento, Portavoce del governo marocchino, Mustapha Baitas, ha annunciato giovedì 16 gennaio che il Consiglio, sotto la presidenza del capo del Governo, ha deciso di costituire una Commissione d’elaborazione composta dai dipartimenti ministeriali direttamente interessati alla revisione del Codice della famiglia e dal Segretariato generale del governo (SGG).
Si tratta, ha specificato, del Ministero della Giustizia, del Ministero degli Habous e degli Affari Islamici e del Ministero della Solidarietà, dell’Inclusione Sociale e della Famiglia, nonché della Segreteria Generale del Governo, richiesta in considerazione della sua competenza e del contributo che può apportare a questa Commissione. La Commissione comprenderà esperti giuridici e giudiziari, nonché gli Ulama, e potrà anche aprirsi, se necessario, a competenze provenienti da altri campi o specialità, la cui presenza o il cui contributo siano ritenuti utili dalla Commissione stessa.
Baitas ha affermato che il Governo segue con grande interesse i dibattiti sollevati sul tema della revisione del Codice della famiglia e riserva particolare attenzione a questo tema nel corso delle sue riunioni settimanali, a partire dalla riunione del Consiglio di Governo del 26 dicembre scorso, nel corso della quale è stata fatta una breve presentazione da parte del Ministro della Giustizia delle principali proposte di revisione già presentate al pubblico nel corso della riunione di comunicazione tenutasi in applicazione alle Alte Istruzioni del Re Mohammed VI.
Pertanto, Baitas ha rilevato che il Governo, in applicazione delle Alte Istruzioni Reali contenute nel comunicato del Gabinetto Reale, continuerà a comunicare su questo argomento e rimarrà a disposizione dell’opinione pubblica per fornire informazioni. e dati correlati, tenendo conto della natura preparatoria del testo e delle fasi che attraverserà il processo dell’elaborazione.
In questo contesto, ha indicato che, in interazione con i dibattiti sollevati sul tema della revisione del Codice della famiglia, a partire dalla suddetta riunione di comunicazione, il Governo esprime il suo allineamento con le posizioni positive espresse dai partiti politici, dai sindacati e dagli attori della società civile che accolgono con favore l’approccio Reale che supervisiona questo importante progetto di riforma che riguarda “la cellula fondamentale della società”.
Il Governo, ha proseguito, esprime inoltre “il suo apprezzamento per il dialogo serio e obiettivo che accompagna le proposte di revisione presentate, tra cui le proposte dell’Autorità responsabile della revisione del Codice della famiglia e il parere legale del Consiglio superiore degli Ulema costituiscono il riferimento principale.
Baitas ha inoltre espresso la sua condanna del tentativo di indebolire il Consiglio Superiore degli Ulema e il rispetto dovuto alle Signore e ai Signori degli Ulema, nonché di minimizzare il valore e i fondamenti della sua opinione su alcune questioni della Sharia, senza alcuna considerazione dei poteri di questa istituzione che è l’unico organismo autorizzato a emettere consultazioni religiose ufficialmente approvate (fatwa), in conformità con l’articolo 41 della Costituzione.
Il Governo accoglie con favore “le proposte e le osservazioni provenienti dalle signore e dai signori Ulema, dai ricercatori e da tutti gli attori politici e della società civile, volte a migliorare il testo della legge durante la sua fase di elaborazione, che trovano il loro fondamento nelle costanti religiose del Regno del Marocco e nella sviluppi sociali e giuridici registrati, tenendo conto dei mezzi per garantire la stabilità della famiglia e preservare gli interessi di tutti i suoi componenti, ha concluso.