Le dimissioni, il 06.08.2022, del capo di AI in Ucraina a seguito della pubblicazione da parte di quest’ultima, il 04.08.2022, di un rapporto che rimprovera all’Ucraina le sue tattiche di combattimento che mettono in pericolo le popolazioni civili offre l’opportunità di adottare un atteggiamento offensivo contro le due ONG, Amnesty e HRW, il cui principale anti-marocchino è ben consolidato:
- AI è in grande difficoltà a seguito della pubblicazione, il 04.08.2022, di un rapporto filorusso che critica l’Ucraina per le sue tattiche di combattimento che mettono in pericolo le popolazioni civili.
- A seguito della pubblicazione del suddetto rapporto, il capo di AI in Ucraina, Oksana POLKALTCHOUK, ha rassegnato le dimissioni sabato 06.08.2022, in segno di protesta contro il contenuto “filo-russo” del suddetto rapporto.
- Il presidente ucraino è arrivato al punto di accusare AI di “aver tentato di concedere l’amnistia allo stato terrorista” della Russia, mettendo “la vittima e l’aggressore sullo stesso piano”.
- Gli approcci di parte di AI – proprio come HRW del resto – nell’affrontare le situazioni dei diritti umani in alcuni paesi, incluso il Marocco in particolare, sono oggi magistralmente smascherati come dimostrano i palesi pregiudizi di questa ONG, secondo gli interessi del giorno .
- AI si trova ora nel mirino del fuoco incrociato della stampa e dei media occidentali, gli stessi che avevano sollevato questa ONG su un piedistallo quando si trattava di attaccare paesi presi di mira come il Marocco.
- Per AI come per HRW, tutto è in definitiva una questione di interessi e di paese da sgozzare, secondo gli umori del loro padrino, Georges SOROS, sfruttando i diritti umani nel modo più vile possibile, come in passato le forze imperiali approfittarono della vulnerabilità finanziaria e militare degli stati e dei popoli che colonizzarono.
- In Marocco, il nemico vive tra noi. I rapporti dell’AMDH sono incredibilmente virulenti e nessuno si offende per questi cosiddetti marocchini che stanno diventando una fonte di disinformazione per tutte le ONG internazionali offrendo loro sistematicamente false informazioni, per non dire altro. Regno a livello internazionale.
- L’approccio insidioso di questa quinta colonna mira a minare e rendere antiquati i sentimenti di patriottismo che animano i marocchini nei confronti delle loro sacre istituzioni. Difendere il proprio paese dai desideri perniciosi dei detrattori del Regno è diventato per questi nemici dall’interno una devianza e un’eresia.
- Questi autori di tradimento al servizio di Human Rights Watch e AI sono maestri della denuncia, burberi e vendicativi, avvocati che, non contenti di essere a corto di argomenti, si esauriscono servendoci gli stessi piatti riscaldati, come parte di una truffa intellettuale drappeggiata nel falso moralismo.
- Diritti umani, Occidente, AI e HRW se ne fregano, in quanto è una leva di pressione sui regimi che rifiutano di inchinarsi quando aspirano a consolidare la propria sovranità politica, economica e culturale, optando per un più ampio multilateralismo.
- Per dovere di memoria, Robert Bernstein, il fondatore di HRW, scomparso nel 2019, aveva pubblicato in una rubrica sul New York Times che rimarrà per sempre incisa negli annali della storia, in cui castigava con parole inequivocabili che vale anche ad AI, i leader di Human Rights Watch per aver fuorviato la missione primaria che aveva immaginato per l’organizzazione che ha guidato per 20 anni, definendola “moralmente fallita” (moralmente corrotta).