
Il Marocco è l’unico Paese nel mondo a intervenire autonomamente via terra in Palestina portando gli aiuti umanitari direttamente ai beneficiari a Gaza in modo tranquillo e dignitoso, al contrario degli altri paesi che operano a livello multilaterale o tramite ONG come il caso d’Italia che insieme ad Emirati Arabi Uniti e Giordania, ha fornito un contributo alla consegna di aiuti partecipando a lanci aerei con il supporto di velivoli emiratini.
Così, optando per l’invio diretto di aiuti umanitari senza intermediari, il Marocco afferma un approccio autonomo, assertivo e controllato, in contrasto con i tradizionali canali multilaterali. Questa scelta strategica rafforza la sua posizione di attore centrale nella geopolitica regionale e di partner affidabile del popolo palestinese.
Rari Stati dispiegano la loro azione umanitaria al di fuori di quadri multilaterali o canali associativi di ONG. Il Marocco, tuttavia, sceglie l’autonomia decidendo di inviare i suoi aiuti direttamente alla popolazione palestinese senza filtri o ritardi sovrapposti, incarnando una diplomazia operativa guidata dalla sovranità
I carichi di cibo, medicinali, attrezzature mediche e prodotti essenziali, utilizzano un percorso sicuro, appositamente progettato dalle autorità marocchine. Questo sistema consente una consegna rapida, senza interruzioni e rigorosamente distribuita ai beneficiari. In un momento in cui le risposte internazionali stanno incontrando ritardi strutturali, questa capacità di agire senza ricorrere a entità terze dimostra una forte volontà politica e un forte senso di responsabilità.
L’operazione marocchina non si limita a un atto logistico. Si distingue anche per il suo impatto umano. Lontano dalle distribuzioni impersonali osservate in molti contesti di emergenza, gli aiuti marocchini vengono consegnati di persona, con rispetto e considerazione. Questo approccio rispetta pienamente la dignità dei beneficiari, senza clamore mediatico o manipolazioni simboliche.
Questo metodo di distribuzione riflette una visione profondamente radicata nei valori della solidarietà attiva e della sincera fraternità. Fa parte di una cultura politica in cui la compassione si esprime attraverso l’azione, non con la retorica. Questa prossimità umana, accolta come parte integrante dell’azione diplomatica, consolida il legame diretto tra Rabat e la popolazione palestinese.
Il Marocco non si limita a esprimere una solidarietà astratta. Con una politica chiara e sicura, in qualità di Presidente del Comitato Al-Qods, Sua Maestà il Re Mohammed VI impegna personalmente il Regno a un approccio pertinente e coerente, contrastando la diffusa inazione diplomatica.
Con questa iniziativa, il Sovrano riafferma il suo costante e incrollabile impegno per la causa palestinese, in un momento in cui altri Stati optano per posizioni ambivalenti o interventi condizionati.
L’azione marocchina, assunta e continuativa, non è un gesto isolato. Fa parte di una strategia di presenza attiva e di diplomazia affidabile e concreta. Intervenendo senza mediazioni, il Regno rafforza la sua posizione di attore regionale stabile e credibile, trasmettendo un messaggio di pace concreto. Questa singolarità diplomatica conferma la posizione del Marocco come forza equilibratrice e affidabile in un contesto mediorientale frammentato.