I media hanno riferito che alcuni mesi fa, Filleh mint Chahid mint LAAROUSSIA ha contattato “Butincon”, un’azienda spagnola di consegna di cibo, e ha chiesto ad Hammada di accompagnarla nei campi di Tindouf, dove è stata trattenuta dalla sua famiglia ospitante” specificando che “la Fp le ha bruciato i documenti e l’ha trattenuta contro la sua volontà”. In questo contesto, si sottolinea che “la famiglia spagnola di Filleh ha pagato il salvacondotto che permetteva ad un saharawi di recarsi in Algeria, per un valore di 2.500 euro”, precisando che con quest’ultimo “hanno approfittato del fatto che Filleh, appena maggiorenne, 18 anni in Spagna, era ad un matrimonio e l’ha portata con sé per portarla a Orano, dove attualmente sta aspettando l’arrivo di un avvocato spagnolo per chiedere l’emancipazione in Spagna” . Ma ancora, si nota che nel frattempo, “il Polisario, i suoi accoliti e la famiglia, la tribù della giovane minacciarono i due soci di Buticon, di uccidere le loro famiglie nei campi come ritorsione, per aver partecipato ad una moltitudine di rapimenti di donne nei campi”. Infine, ha affermato che “questo è un nuovo esempio del regime di terrore e di autoritarismo che il Fronte Polisario, armato e genocida, ha imposto nei campi di Tindouf, che sono diventati un vero e proprio business unitario per i suoi dirigenti, mentre la popolazione è tenuta in ostaggio nella povertà più assoluta”*.