
Sua Maestà il Re Mohammed VI, Comandante dei Credenti, ha inviato un messaggio di auguri e congratulazioni a Sua Santità Papa Leone XIV in occasione della sua investitura alla missione papale.
Nel momento in cui è affidata a lei l’alta missione di guidare la Chiesa cattolica, è per me un grande piacere porgerLe le mie più calorose congratulazioni e presentarle i miei migliori auguri per un pontificato benefico per il popolo cattolico e per il bene comune, scrive Sua Maestà il Re in questo messaggio.
Il Sovrano sottolinea che il Regno del Marocco e la Santa Sede, depositi di una lunga tradizione diplomatica e spirituale, sono uniti da secolari vincoli di stima e di fraterna intesa, aggiungendo che “sono uniti anche dal loro impegno attivo a favore della pace e del vivere-insieme”.
A questo proposito, ha proseguito Sua Maestà il Re, il Regno, terra di coesistenza fraterna delle religioni monoteiste, lavora instancabilmente per promuovere lo spirito di solidarietà e di armonia tra i popoli e le civiltà.
“È in questa prospettiva che, su invito del mio augusto padre Sua Maestà il Re Hassan II, che Dio abbia misericordia di Lui, il Papa Giovanni Paolo II ha compiuto una visita storica in Marocco nell’agosto del 1985 e che nel marzo del 2019, il popolo marocchino e io abbiamo avuto il piacere di accogliere Papa Francesco a Rabat”, ricorda il Sovrano.
Questi incontri tra il Re del Marocco, Comandante dei Credenti, e il Capo della Chiesa cattolica “sono un evento di alto valore simbolico che testimonia con forza e giusto titolo la volontà condivisa con la Santa Sede di costruire ponti di fraternità tra gli uomini e di erigere il dialogo interreligioso come baluardo contro l’estremismo e il ripiegamento su se stessi”, afferma Sua Maestà il Re.
Possa Sua Santità essere certo della mia costante disposizione affinché, sotto il suo pontificato, questi legami privilegiati tra il Regno del Marocco e la Santa Sede continuino nello stesso spirito di fraternità, amicizia e comprensione, ha scritto Sua Maestà il Re in questo messaggio, esprimendo l’auspicio che siano ulteriormente rafforzati al fine di sostenere il dialogo continuo tra musulmani e cristiani sulla base dei valori umani universali e dei precetti comuni alle religioni monoteiste.